SECONDA PUBBLICAZIONE (2019)
SEGMENTI EDITORE

Febbraio 2022

Qualche giorno fa ho cercato le recensioni di questo libro (ero a mala pena a metà ma ero curiosa) e mi ha colpito la riflessione di una signora in particolare.
 
Lei diceva che questo libro lo sta leggendo da 2 anni, non perché non le piaccia o non l'abbia coinvolta, anzi tutto il contrario, ma Ruben l'ha accompagnata durante molti avvenimenti della sua vita e leggerlo troppo velocemente sarebbe stato come abbandonare il personaggio troppo in fretta.
 
La signora concludeva dicendo che le mancano 10 pagine alla fine del libro, ma non ha intenzione di leggerle a breve perché non è ancora pronta a dire addio al personaggio di Ruben.
 
Quando ho letto questo commento non capivo, mi dicevo che non ha senso portare avanti un libro per così tanto tempo, soprattutto se ti mancano solo 10 pagine, finiscilo e basta, molti libri li puoi leggere anche in 1 giorno e ti lasciano lo stesso qualcosa dentro.
 
Mi sbagliavo solo in parte.
 
Questa sera quando mi mancavano poche pagine alla fine, mi domandavo se veramente volevo concluderlo, se veramente ero pronta a intristirmi per la fine di questa avventura, e allora sì che ho capito cosa intendeva la signora, ho capito perché quelle 10 pagine fossero ancora lì sospese.
 
Ma poi mi sono ripetuta che un libro valido lascia un'impronta anche se si legge in qualche giorno, e così l'ho finito, e ora sono qua, dopo essermi commossa per aver finito l'ennesimo libro che mi ha strapazzato il cuore e mi ha fatto riflettere, uno di quei libri che ti segnano, per svariati motivi.
 
Ma la particolarità di questo libro è che puoi scegliere tu come leggerlo, se, come ha fatto la signora, vuoi che ti accompagni per un lungo periodo, e quindi leggere ogni capitolo come se fossero passati veramente tutti quegli anni di distanza da quello precedente, oppure leggerlo tutto d'un fiato, per assaporare il cambiamento in pochi giorni, ma affezionarti comunque.
 
E io sinceramente non saprei quale sia la scelta migliore.
Grazie per avermi fatto scoprire questo libro immenso
 

Luglio 2021

Ho letto il tuo libro in un anno e mezzo.. l’ho perso, smaterializzato, al ritorno da un viaggio e ricomparso prima del viaggio successivo.
È passato da Ventimiglia a Villasimius, dove mi trovo adesso.
Ogni libro è un compagno di strada, in ogni libro si ritrovano parti di noi.. il tuo è sottolineato, evidenziato, condiviso con amiche, compagno, figlie, ex marito.. insomma, un branco di gente.
Sarà il mio regalo per altre persone. Hai usato spesso le mie stesse parole, quelle che uso per spiegare il mio personale concetto di vita.
Il tuo libro è stato un consiglio di una amica sapendo che avrei toccato il fondo. Quando l’ho toccato sapevo come risalire.
Non evita la sofferenza, ma sai che c’è una strada e quella strada è dentro di noi. Grazie
Mancavano 10 pagine alla fine e... ho chiuso il libro; non ero pronta a lasciare Ruben.
Ho camminato nella luce della spiaggia bianca, mi sono lavata nell’acqua fresca e sono corsa a salutarlo.
Al momento del bisogno lo ritroverò.
Grazie. Spero che la vita ci faccia incontrare di nuovo.
Stefania

Marzo 2021
Buona sera Signora Bianca, mi chiamo Cristina ho da poco finito di leggere il suo libro  'Dentro le scarpe' e volevo ringraziarla per le belle emozioni che mi ha regalato .... mi piacerebbe avesse un seguito . 

Ho letto 'Dentro le scarpe' in poche sere, non riuscivo a smettere tanto è vero che ora voglio rileggerlo lentamente per sottolineare i passaggi e le frasi che più mi hanno colpita e assaporarlo meglio.
 
Con questo libro mi sono commossa, mi sono divertita e anche stupita perché molte volte ho avuto l 'impressione che lei avesse messo per iscritto certe mie convinzioni, certi miei modi di sentire e vivere determinate situazioni.
 
Per me leggere questo romanzo è stato come ritrovare 'casualmente' (anch'io sono convinta che nulla succeda per caso) un Amico caro, di quelli che non vedi da tanto tempo, ma che quando li ritrovi ti fanno sentire subito a tuo agio come se il tempo non fosse passato.
 
E ti senti a casa, al sicuro e le corazze e le maschere che a volte hai dovuto indossare per sopravvivere scivolano via e tu ti puoi finalmente rilassare.
 
Lei dice che i suoi libri si scrivono da soli, capisco , si percepisce quella particolare ISPIRAZIONE così come mi arriva una forte sensibilità, ma anche tanto buon lavoro e tanta dedizione...
 
insomma si sente che dietro a quelle dita che lei presta c’è un'ARTISTA.
 
Ho cominciato a leggere i suoi articoli e acquisterò anche gli altri suoi libri compreso quello che sta nascendo.
 
Cordiali saluti e ancora GRAZIE per voler condividere con noi il suoi Doni.

Cristina

PS
Nel frattempo ho deciso di prendere anche 'Perche io. Una storia vera.' Adoro il suo modo di scrivere . Grazie, grazie ancora per il suo lavoro.

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Gennaio 2021

Salve,
Mi chiamo Mariangela ed ho appena finito di leggere Dentro le scarpe.

    Quando ho letto l’invito a scriverLe per condividere i pensieri legati alla lettura del Suo libro non ho avuto esitazioni nel cogliere l’occasione.

    Non sono una persona molto loquace ed espansiva di solito ma stavolta sentivo veramente l’esigenza di andare oltre alla mia consueta riservatezza.

    Cercavo un libro da regalare a mia mamma, un libro che le facesse compagnia e la distraesse dal vuoto lasciato dalla morte di mio papà avvenuta l’anno scorso ed invece mi sono innamorata della trama e l’ho preso per me.

    Erano anni che non leggevo un libro, cercavo sempre qualcosa che mi emozionasse, che mi facesse entrare nella storia, che mi portasse via dalla quotidianità ma non riuscivo a trovarlo. Dopo poche pagine si spegneva l’interesse.

    Quando ho iniziato a leggere Dentro le scarpe invece è stato un crescendo di emozioni, di curiosità, di impazienza nel voler sapere come continuava la storia.
Ho assaporato ogni pagina, ho vissuto le emozioni dei protagonisti, ho riscoperto il piacere di estraniarsi dalla quotidianità per sognare un po’.
Per tutto questo La ringrazio.

    Cordialmente.
Mariangela

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Settembre 2019

Buonasera Bianca ,io volevo farle i miei complimenti . Ho divorato il suo romanzo "Dentro le scarpe " . Mi sono affezionata a Ruben ,la sua storia ,le sue qualità. Agli avventori del suo negozio e al modo in cui anche la morte diventa poesia . La prossima volta che mi recherò sui Navigli "lo cercherò" Ruben ,"vedrò" Anita attraversare il ponte per andare da lui a curiosare . Grazie ,grazie per questa splendida emozione che il suo libro mi ha donato e da cui sto traendo insegnamenti . Buona serata e grazie
Maria Rosa Rochira

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 Giugno 2019

Cara Bianca,
abbiamo ordinato 2 esemplari di DENTRO LE SCARPE in Ticino. Il libro è rimasto per qualche settimana su uno scaffale per mancanze di tempo poi, un giorno, ho cominciato a leggerlo e non ho più mollato fino alla fine.(piuttosto non sono riuscito a mollarlo)


Come il suo amico poeta, ho riso ma anche pianto e tutto questo in modo intenso.

Certo, non essendo di lingua madre italiana, ho tribolato un po’ con le diverse parti scritte in dialetto, ma lei è una maestra nel tirarci fuori della nostra zona confort.

Devo confessare che è proprio la prima volta che un libro mi fa quest’effetto.

Arrivato alla fine, sono rimasto per qualche giorni in un stato difficile da spiegare, un può come sotto choc, da non poterne parlare con serenità.


Ora mi sono ripreso.... e la ringrazio sinceramente per questi momenti di emozioni.


Durante questi ultimi giorni mi sono anche chiesto se aveva l’intenzione di farne un film?

Non sono specialista, ma mi sembra che ci sia tutto il necessario per un bel successo.


In ogni caso, aspetto con impazienza di leggere quello che sta scrivendo.

Con i miei cordiali saluti.

Th. 30 giugno 2019

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Grazie Bianca per il tuo romanzo, per ciò che ha suscitato in me.

Ha toccato molte corde, in particolare la vicenda di Robert mi aiuta a riconnettermi con la mia gioia di vivere che spesso si appanna. 

Riprenderò in mano il tuo libro per centellinare le parole del Maestro perché possano portare frutto.

Bianca,  ti ringrazio ancora per le emozioni e le riflessioni che il tuo romanzo mi ha procurato.

F. 23 giugno 2019
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Cara Bianca,

ho terminato la lettura nella quiete della notte.

Non potevo staccarmi dalla narrazione, ero lì in compagnia di Ruben (nome bellissimo, tra l’altro), delle sue parole, delle sue riflessioni, dei suoi sentimenti, nella quiete della sua bottega, nel pulviscolo dorato che si alzava dal tappeto inondato dalla luce del tramonto. Poesia e amore che trasudano da ogni parola.

Partecipavo palpitante alle vicende degli altri, mi sono identificata con le loro difficoltà ad entrare in contatto con la matrice, con l’essenza pura che alberga in ciascuno.

Mi sono abbeverata alle considerazioni  del Maestro, ho sperimentato la bellezza e la pace di Agios Nikolaos.

Un romanzo splendido, fonte e stimolo per il cammino di consapevolezza, nell’amore e nella gratitudine.

Grazie Bianca, una grande emozione

Cristina F, 22 giugno 2019
 

Risposta:

Carissima,

ecco perché scrivo, grazie per avermelo ricordato.
Scrivo per suscitare emozioni, riflessioni, sorrisi e lacrime,
scrivo perché le parole trasportano me prima di far palpitare i cuori di chi mi legge,

scrivo perché attraverso le difficoltà dei protagonisti ognuno di noi possa guardarsi allo specchio e lì,

nel silenzio del cuore, percepire “quell’essenza pura che alberga in ciascuno”.
Grazie per le tue parole.

Se questo libro fosse stato scritto anche solo per toccare il tuo cuore, ne sarebbe valsa la pena.

Ti abbraccio con affetto

Bianca Brotto, 22 giugno 2019



PRIMA EDIZIONE (2014)
EDIZIONI PSICONLINE

COPERTINAdentro le scarpe-1

Ho finito il tuo libro oggi, all'inizio l'ho divorato poi l'ho letto con calma per far si che non finisse...
Non è semplice parlare di emozioni, almeno non per me, e le parole mi sembrano riduttive per esprimere cosa mi hai donato col tuo libro.
Ruben mi mancherà, gli incontri con persone speciali, che si può aver la fortuna di avere nella vita, lasciano un senso di appagamento, di pace, toccano nel profondo lasciando un senso di gratitudine e dolce nostalgia.
Se ti avessi ora di fronte a me  ti abbraccerei forte .
Grazie Bianca.
Lidia


Ciao Bianca,
ho appena finito il tuo libro e mi è piaciuto molto!
La storia in equilibrio tra realtà e magia, i personaggi, la leggerezza con cui affronti la spiritualità, senza però essere in alcun modo superficiale....
E un finale veramente emozionante e molto commovente!
Per questo ci tenevo a farti personalmente i miei complimenti e a ringraziarti, perchè penso che un bel libro sia qualcosa di prezioso!
Luisa


articolo bs oggi 7-1-15BRESCIAOGGI 7 GENNAIO 2015

 


 

Ciao Bianca

"DENTRO LE SCARPE" mi ha fatto sorridere e commuovere con storie e personaggi talmente veri da rimanere in testa e accompagnarmi nella vita fuori dalle pagine. Il passato e il presente di uomini e donne con segreti, dolori che arrivano da lontano tormentando il loro presente e gioie che vorrebbero rivivere ma sembrano ormai irraggiungibili, mi hanno toccata profondamente arrivando dritti al centro, percorrendo strade che ho riaperto e che non ricordavo neppure di aver chiuso.  Ruben, il protagonista principale, crea squisite calzature con tutta la lentezza, l'accuratezza e l'amore che dovremmo dedicare a noi stessi e alla nostra vita; lui e la sua bottega artigianale fanno da catalizzatori e scaldano il cuore, fanno da riparo e rifugio e rivelano verità anche scomode agli avventori.

Attendo il prossimo romanzo

Daniela


Il libro ti coinvolge e lo leggi scorrevolmente aspettando sempre nuovi colpi di scena e storie emozionanti. Belli anche i luoghi oltre ai personaggi. Viaggi in luoghi reali e conosci belle persone.
Bella, ricca e interessante la storia, equilibrato e fluido il ritmo del racconto, emozionanti le poesie, finale non scontato.
Lo consiglio.
Grazia

Leggo le ultime righe con le lacrime agli occhi.

Lo chiudo e una sensazione di pienezza dentro mi fa sorridere.
Non cambierei una virgola di questo bel viaggio dell'anima.
Cristina


Libro intenso, emozionante ed al contempo riflessivo. Ambientato sui navigli della Milano dopoguerra sino a quasi i giorni nostri, il libro racconta la storia fantastica del calzolaio Ruben che, tramite uno specchio e la sua empatia, crea un collegamento emotivo con ogni cliente che entra nel suo negozio scoprendone passato e futuro.
"Ogni volta che aprivo il libro ero nel negozio con lui"...
Lo consiglio a tutti.


Ciao Bianca,
Il libro non rientrava nel mio genere (seguo solo thriller e legal thriller, al massimo horror) ma, il tuo… non ha un genere… E’ forse un fantasy??? Non lo so, so solo che da quando ho iniziato a leggerlo, sono rimasta colpita… Ruben mi è entrato subito “dentro”, Anita poi!!!! L’è una milanesa come mi :-)
Quando “pel di carota” e sua mamma sono usciti dal negozio, per un attimo mi sono fermata ed ho sperato di conoscere, prima del termine del libro, se quel timido bambino avrebbe ascoltato i consigli di Ruben e (...)
Alessandro, era destino che lui (...) Ma ora Ruben dove è? (...) Scusa per il caos di frasi, ma il tuo romanzo mi ha lasciato un turbine di emozioni.
Brava! Non posso dirti altro.
La storia “sta ben in piedi”, tu hai un bellissimo “modo di scrivere”, non ti perdi in troppe descrizioni che a me annoiano sempre e racconti il tutto con il giusto condimento.
Grazie.
Grazie per avermi fatto lavorare al fianco di Ruben.
Al prossimo libro.
Un abbraccio fortissimo.
Katia 


Libro molto bello: complesso, ma ben strutturato, ricco nel linguaggio e nelle immagini.

I personaggi, anche quelli minori, sono ben delineati e le loro vicende incuriosiscono ed appassionano.

“Dentro le scarpe” va ben oltre la trama; trascina alla scoperta del significato della vita e della morte, del destino del quale ognuno è artefice e dell’importanza della “sapienza” che sa leggere i segni e può suggerire rimedi. Dietro al “maestro” che “vede” nello specchio, penso sia nascosto ognuno di noi che ha la possibilità di interpretare la propria vita e quella delle persone che gli stanno accanto; se guidato da un “purezza” di sguardo che diventa saggezza può orientarsi ed orientare verso un futuro di speranza.

Complimenti all’autrice: mi ha divertito e commosso, ha reso viva davanti ai miei occhi la vita sui navigli, quella di un tempo e quella più recente, mi ha trascinato in un viaggio all’apparenza solo fantastico, ma dai contorni molto reali, che parlano, in fondo, anche di me.

Paola


Ho letteralmente divorato il tuo bellissimo libro e mi ripropongo di rileggerlo con calma.
Non eliminerei alcun personaggio perché questa è la nostra vita, con le sue rigidità, manipolazioni e giochi transazionali. È solo un rafforzamento di ciò in cui credo e sono felice di accorgermi che siamo in tanti in cammino verso questa crescita e consapevolezza. Partiamo da vie diverse, da strade sterrate e piccoli vicoli per poi immetterci tutti sull’autostrada. Ne sono convinta.

Grazie di nuovo!

Il libro sarà d’aiuto a tante anime!

È scritto in modo molto scorrevole, fresco e competente.

Io sono bresciana, ma mi sono ritrovata a parlare milanese come se fosse il mio dialetto.

Dovremmo essere tutti Ruben.... e mi ritrovo involontariamente ad augurare "gioiosa vita" a tutte le persone che incontro...

Gabriella


Corriere della Sera Domenica 22 marzo 2015 Inserto Brescia

corriere della sera22-3-2015 inserto Brescia particolare


23 marzo 2015
Cara Bianca,
la tua non è l'opera  prima  che può passare inosservata nel mare magnum della produzione libraria di oggi: già l'impianto della storia è sorprendente e molto originale e poi non era facile permeare il tutto di una sottile ma sempre presente aura poetica. E poi ci è sembrato (uso il "ci" perchè questo sentire è un pò la sintesi del pensiero mio, di mia moglie e delle quattro nipoti che lo hanno avuto in regalo) che tu abbia mostrato un talento innato nel costruire con estrema naturalezza e felicità di scrittura intrecci di storie, a volte inattesi, come solo la vita vera sa sceneggiare.
Enzo


GN
il mensile del lago di Garda Aprile 2015


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9 aprile 2015
Ho letto il libro a Cuba un paio di mesi fa; quello che ricordo è che già dall’inizio c’era l’impressione di volare nello spazio al disopra della dimensione reale, come vedere dall’alto le cose, ma ogni poco ci si calava nella realtà “umana” e l’intento di “aiutare” allertando le tante corde a cui tutti noi siamo appesi, affrontando l’amore, la vita, la morte, nei crocevia della vita, portava tutto ciò a creare una situazione un po' magica e perdipiù tutto questo calato nella poesia del nostro mondo reale che ci circonda.....

Non ho la capacità di trarne una valutazione letteraria, ma l'emozione che ho provato in tante, tante pagine dove la poesia era così presente, mi ha fatto compagnia per un sacco di tempo.

Sono
certo che tu sia di grande aiuto e conforto a tant cuori. Devi esserci, Bianca.

Bravissima, aspetto il secondo.
Uliano


Generalmente prediligo altri generi, ma come ho iniziato questa lettura non sono stata capace di smettere e quando sono arrivata all'ultima pagina mi sono sentita delusa come un bambino al quale portano via il suo  giocattolo.  Libro ben scritto,  scorrevole ma non per questo leggero. Molto poetico  e con una  trama che tiene avvinto il lettore. Un libro che sicuramente vorrò rileggere con più calma: la prima volta l'ho letteralmente divorato, adesso dovrò digerirlo per poterlo assimilare meglio.
Brava  Bianca. 
Clara 


Ero così sicuro che fosse un buon libro che ne ho comprati due, forse tra i primissimi a ordinarlo in internet. Ho fatto proprio bene! “Appassionante"!

li ho ordinati ancora il 3 dicembre scorso, ho cominciato a leggere e sono stato trasportato direttamente dentro la storia. I luoghi, i personaggi, le atmosfere ... mi è sembrato di essere lì. La scrittura ricca e scorrevole, le descrizioni precise e dettagliate ... mi sono commosso ed ho vissuto le emozioni dei personaggi. Non sono mai stato sui Navigli ma sono sicuro che potrei trovare la bottega del calzolaio. Hai realizzato proprio una cosa bella che va al di la del libro.
Bruno

“Dentro le scarpe” è un romanzo affascinante e coinvolgente in cui l’autrice dimostra una spiccata sensibilità nei confronti dei molteplici risvolti e sfumature dell'animo umano, offrendo con passione ed altruismo a ciascuno dei lettori l’opportunità di riflettere su di sé.
Non è quindi solo un romanzo, ma anche un saggio di psicologia che con discrezione ma non di rado, nel raccontare le gioie e le  sofferenze degli avventori, risveglia sì nel lettore emozioni sopite, ma mette anche a disposizione di chi ne colga l’opportunità, elementi di introspezione picologica utili a conoscere se stessi.
Ruben (o Bianca) mette infatti a nudo la fragilità dei clienti (Bianca e di tutti noi) e le ferite che il passato ha lasciato dentro di loro e che ancora ne fa subire loro le conseguenze, ignari che il loro destino sia, in realtà, nelle loro stesse mani; loro che hanno la ventura –starà al lettore pensare se sia casuale, dirottata dal destino, o dal loro inconscio- di imbattersi nel suo negozio.
Cercando di trasmettere così ai lettori la consapevolezza di poter influire sul loro futuro, approfittando della varietà di opportunità che la vita offre.
I personaggi, figure pennellate nella loro semplice particolarità, ci fanno capire inoltre, se lo vogliamo cogliere, quanto vivere nella semplicità aiuti ad apprezzare il valore della vita.
Con queste descrizioni, emozionate ed emozionanti, delle dinamiche umane ma anche dei paesaggi, ci fa sentire il privilegio di essere presenti fisicamente nel negozio o sui navigli, seduti in un angolo ad osservare i fatti ed essere partecipi degli eventi. Diventiamo così spettatori ma anche protagonisti delle storie, usufruendo di una visione alternativa della vita, una vita non imbrigliata negli schemi usuali, colorata di emozioni; una vita che si rifiuti di essere tinta di grigio o di nero dall'ombra del passato, una vita che permetta alla luce della consapevolezza di farla splendere come merita.

Alessandro


È un susseguire di emozioni! Per me, ti sembrerà banale, ma l'abbraccio di Alessandro con il vecchio albero è di un intensità sconvolgente.
Alla frase " bentornato amico mio", vuoi che ti dica se ho pianto?... Sì .... ancora grazie... aspetto... Perché io?

Umberto


29 settembre 2015

Come si fa a conoscere veramente una persona se non mettendosi nei suoi panni? 

Facile a dirsi, ma come si fa? Il calzolaio Ruben lo sa benissimo: basta fabbricare scarpe su misura.

Forgiando unici modelli di calzature, Ruben plasma un legame alchemico fra la Madre Terra e l’oltre. Con le sue creazioni permette ai suoi clienti di poter intuire il loro destino e di cambiarlo in meglio. Lavorando con pazienza e grande maestria, il calzolaio ci istruisce a lavorare su noi stessi, ci insegna a capire che ciò che è stato scritto non deve, per forza, compiersi fatalmente. Ogni individuo possiede il libero arbitrio, ma non deve dimenticare che dentro di sé è molto di più di un corpo che indossa abiti e calza delle scarpe.

Solo un illuminato può impartire questo insegnamento e Bianca Brotto, non solo lo ha capito, ma aiuta anche noi a comprenderlo attraverso il suo romanzo.

La vicenda, ambientata nella Milano dei Navigli, dalla 2^ guerra mondiale ai giorni nostri, ci narra la vita di uno strano calzolaio e di come la sua esistenza si intrecci con quelle di altri personaggi, con i loro destini non immutabili. Lui vede, attraverso uno specchio, quello che sarà o potrebbe essere e, mentre cesella suole e pellami, con gentilezza fa scivolare suggerimenti di profondità assoluta.

Se ci vogliamo credere, non solo siamo noi gli artefici del nostro destino, ma possiamo anche imparare che ogni esistenza ha un’esperienza da compiere. E le due cose non sono in contraddizione. Possono coesistere e condurci verso la felicità.

Questo, la Brotto ce lo svela in un modo semplice, avvincente e poetico, accompagnandoci alla scoperta del nostro sé e del legame che unisce la vita terrena con il mondo spirituale.

Ruben è un uomo illuminato e, come lui, anche gli altri si possono illuminare, sempre che lo vogliano.

Come facciamo a trovare la nostra strada? Ma dentro le scarpe, ovviamente!

Alessandro


28-10-2015
Ieri sera nel tornare a casa dopo l'incontro di presentazione del tuo libro, ho capito perché mi è piaciuto tanto.
Mi sono sentita molto rassicurata nel leggere di un uomo che normale non è, dotato di poteri straordinari che invece che proiettarlo nell'onnipotenza, lo radicano fortemente alla realtà.
La mitezza di Rubén è un rifugio dalle brutture del mondo.
Meravigliosi anche gli incroci di vite tra i protagonisti.
Spero di averti trasmesso almeno una parte delle emozioni che ho provato
A presto

Daniela


6.11.2015
Scrivere un commento di per sè è sempre riduttivo, non puoi cogliere l'emozione vocale! Ho trovato veramente poetica la delicata dissolvenza di Ruben e la sua catartica rinascita centrata sul suo essere da rendere ininfluente l'apparire. Tutto il romanzo si annulla li, il divenire diventa fatalmente ininfluente, direi funzionale al momento. Antonella


articolo gazzetta parma N Fogolla 


Gli ultimi due libri che ho preso sono, in realtà, due regali.
Il primo è un libro scritto da un giornalista un po’ figo, che scrive per un quotidiano nazionale del tipo “duri e puri”.
Il libro ha un titolo accattivante e, anche perchè era un regalo, ho iniziato a leggerlo.
Iniziato ma non finito. E sì perché, dopo aver letto oltre cento pagine di prosa macchinosa, faticosa, claudicante e, francamente, un po’ copiata (non basta scrivere “alla Benni” per essere “Benni”), l’ho appoggiato sul comodino. Poi l’ho messo sullo scaffale. Poi non so che fine farà, di certo non lo riaprirò.
Poi mi regalano il libro di Bianca. Più per caso che per altro: “l’amica di un’amica” mi ha chiesto il favore di accompagnare con la chitarra una lettura di alcuni brani. Al termine Bianca me ne ha regalato una copia, assieme ad una bottiglia di vino (ottima, tra l’altro!).
Lo confesso: se lo avessi visto su uno scaffale avrei tirato diritto, ma visto che me l’hanno regalato...
Messo a letto la figlia, con la moglie che guarda la tv, alle 22,30 mi metto a leggere poi alzo un attimo gli occhi…”cazzo è l’una di notte!!”.
Una prosa scorrevole e veloce, racconti densi ma concisi, un alternarsi di racconti che suscitano riso, rabbia, malinconia e mille altre emozioni che ti fanno dire, alla fine di ogni capitolo: “ma si, leggiamone ancora uno.”
L’ho finito in tre serate.

Stefano


23-11-2015
Buongiorno Bianca, ho letto e riletto il suo libro. Mi sono divertita ma anche tanto commossa......ed è la capacità di farmi commuovere che mi fa apprezzare la buona lettura. Sono arrivata alla conclusione che probabilmente io non sono in grado di cogliere le occasioni che mi offre la vita. Solo cose negative, lutti, persone che mi feriscono....e se è vero che nessuno si incontra per caso e nulla capita per caso, vorrei proprio capire il significato di tutto ciò nella mia vita! Vorrei anch'io un Ruben che mi indicasse la strada! Grazie.
PS: ho bisogno del proseguo del libro! :)
Marzia


28-11-15
Complimenti! Il libro è bellissimo e denota una grande ricchezza interiore dell'autrice.
Il linguaggio è straordinariamente fluido, garbato, leggero.
Bellissime le poesie.
Da pagina 200 a 280 non tutto è comprensibile (es. Cesare Romano e Margherita) perchè non ci si ricorda bene quanto è avvenuto in passato.
L'ultima parte del libro è splendida: le pagine finali a volte sono addirittura poetiche.
Antonia


Cara Bianca,
ho finito ieri notte di leggere il tuo libro e…coincidenza era proprio il terzo anniversario della morte della persona a cui ho voluto più bene in vita mia…. insomma, la sensazione finale è stata bellissima e tremendamente appropriata alla giornata che vivevo ieri.
Ora posso aggiungere anche il tuo libro all’elenco di quelli più belli che ho letto!
Riflettendoci su ho provato solo un briciolo di disappunto nel fatto che comunque la tradizione salvifica dei maestri sia sempre al maschile.
Anche in quel poco tempo che ho avuto a disposizione per conoscerti, mi sono fatto l’idea che che tu potessi essere così rivoluzionaria da capovolgere anche questa prassi. Ci ho pensato  parecchio e devo comunque ammettere che una Alessandra al femminile che eredita la bottega ed il mestiere meraviglioso, sarebbe stata forse poco credibile.
Quindi ho cominciato a pensare (con fastidio) sul perché i maestri di vita siano sempre maschi… in realtà potrebbe non essere così. Mi ricordo che nella mitologia di alcune popolazioni primitive africane o dell’Oceania che avevo studiato all’Università, la divinità creatrice e salvatrice era femminile e anche la figura della Madonna con il bambino della nostra tradizione cristiana mi sembra che  sia spesso stata interpretata dai maggiori artisti del passato (a culminare con Michelangelo) come una possibile chiave di lettura della salvezza.
Ti prego di scusare tantissimo la mia presunzione…non volevo suggerirti niente..ma in fondo mi piacerebbe tantissimo vedere nel tuo prossimo libro un eroe al femminile (o forse c'è già? Sono curioso di leggere Perchè io?).
Grazie del nutrimento che hai dato alla mia mente e del piacere che mi hai dato nel leggerti.
Stefano


25-2-2016
Ho terminato ora la lettura del tuo libro “ Dentro le scarpe “, che posso dirti.....Quante emozioni !!! Mi è piaciuto veramente molto come l’hai scritto, non è il solito libro, ho letto qualcosa di diverso. Ti fa pensare, ti invoglia ad approfondire, non solo, ma vuoi essere più profondo e ascoltarti. Bello Bianca, grazie di avermi dato questa opportunità per avere belle sensazioni.
Un forte abbraccio

Flavia


Ciao Bianca,
ho letto entrambi i tuoi libri e mi hanno emozionata, stuzzicata e interessata.
Due storie diverse ma allo stesso tempo molto simili. Dentro le Scarpe racconta una bellissima storia di questo calzolaio di nome Ruben che attraverso uno specchio riesce a creare emozione, empatia con i clienti che entrano nel suo negozio, scoprendo cosi le loro vite e i loro destini.
Una trama coinvolgente, piena di significati dove ognuno di noi potrebbe soffermarsi un secondo ed interrogarsi sulla propria vita e quella delle persone care. Un libro che consiglio a chiunque di leggere.
E che dire di Perchè io?
Trattasi di una storia vera, di una donna a mio avviso fantastica, che si trova a possedere un dono che non tutte le persone possono o vogliono comprendere.
Tant'è vero che la protagonista stessa all'inizio rifiuta di usarlo ma poi, a poco a poco, iniziando un percorso a lei sconosciuto, impara a conoscere, gestire, usare e alla fine accettare per poi diventare la persona che è destinata a essere per se stessa prima di tutto e per gli altri.
Chiamasi " Energia pura".
È un libro che consiglio di leggere.
Un caro saluto da una nuova amica
Patrizia


Mi è piaciuto! Un libro vero..di storie di vita...di sentimenti. Complimenti! L'idea dello specchio è davvero grande.
lo specchio della vita che racconta la vita.
Grazie
Alessandra


Cara Bianca,
Finalmente ho finito di leggere anche il tuo libro. Intenso e intrigante. Ci ho messo del tempo perchè ho l'abitudine (o il vizio) di leggere più libri contemporaneamente. E devo ammettere che spesso un libro contiene qualcosa che rimanda all'altro. Tu sei capitata in buona compagnia, direi.
Quando è arrivato il tuo "Dentro le scarpe" avevo appena iniziato "Il grande califfato" di Domenico Quirico, uno dei pochi veri giornalisti che non si affida alle veline, ma va sul luogo per spiegare il groviglio avvelenato di guerre e di morti che producono l'esodo storico dell'immigrazione.
Eri anche con "Buskashi" di Gino Strada nel gioco violento di cavalieri che si contendono la carcassa di una capra decapitata.
E Teophile Gautier con "Hashish"per riandare al tuo racconto della "Prova" con Ziki e Alessndro futuro Maestro. E insieme c'è stato anche M.V.Montalban con "Storie di politica sospetta" e la rilettura dei "Dubliner" di James Joyce condiviso ora con "Il Labirinto" di E.Scalfari.
Il tuo specchio magico è il labirinto delle contaddizioni che vivono dentro di noi. Alimentano la nostra vita,"la rendono felice o infelice, danno a ciascuno di noi un destino che non sta scritto da nessuna parte, ma che si forma giorno per giorno emergendo dal contrasto interiore e dal come , giorno per giorno, si risolve misurandosi con il se stesso e con quello degli altri.
Uno dei fili conduttori che accomuna il tuo romanzo con quelli citati e tanti altri è la contraddizione che viene scatenata nell'uomo dalla cupidigia del potere.
E Ruben con il suo specchio magico è totalmente esente ed estraneo a questa contraddizione che si manifesta ad ogni momento della vita:"potere sulla propria famiglia, su una donna,nel proprio lavoro, nella propria città, nella propria nazione.
Ruben è come Abele che pur di conservare la memoria del Paradiso da cui vennero cacciati Adamo ed Eva, si fa uccidere da Caino dominato solo dal desiderio di potenza.
Ruben è l'angelo caduto dal cielo in terra che lascia al nuovo Maestro, con l'aiuto dello specchio, il compito di proseguire al servizio degli altri.
Con le scarpe fatte a mano.
Stupendo!
Grazie per avermi fatto incontrare il tuo romanzo.
Cordialmente e con affetto    
Virginio


Emozione, coinvolgimento, riflessione,  commozione. Energia, ottimismo e voglia, voglia di “diventare ciò che sono” per stare bene .  
Un turbinio di emozioni continue, incalzanti e coinvolgenti.

Tu sei i tuoi personaggi e questo credo possa essere “normale” per una scrittrice che li crea e quindi descrive le sue creature.
Io lettrice mi sono letta, mi sono vista in azioni che ho compiuto e altre che avrei voluto compiere e mi sono incredibilmente rivissuta in tante pagine.

Il capitolo Sorpresa... scrive di me! Sono i miei pensieri, le mie riflessioni fatte e portate avanti con enorme fatica e altrettanta necessità.
Riconosco l’importanza del saper accettare quello che ci capita e, accettandolo, poterlo anche modificare o leggere dal lato buono. Riuscendoci si potrebbe cercare di condurre la propria vita in armonia e senza strappi. Fosse semplice…
Pochi commenti, io sono ruminante nella lettura che mi coinvolge e ho voglia di elaborare le mie riflessioni.
Grazie per questi scritti! Non smettere, ci aiuti veramente!

D.


Ho appena finito Dentro le scarpe. Bello, scritto bene, coinvolgente, con una trama sapientemente orchestrata, a tratti crudele resta fedele a se stesso nel non inciampare in facili lieti fini che avrebbero sicuramente soddisfatto il lettore. È vita che scorre e ti travolge.
Ti ho percepita in ogni pagina e in ogni parola che hai scritto. BRAVA!
Grazie per l'evasione che mi hai regalato e per aver rinforzato la consapevolezza che ognuno di noi ha in mano la propria vita.
Un abbraccio!
Cristiana


Ho finito di leggere il suo libro! Complimenti! Mi è piaciuto molto; ti riporta alla semplicità e alle cose importanti della vita:i sentimenti e le persone! Il finale ..... scappa una lacrima....


Grazie!
Il tuo libro è stato un dono.. E mi ha lasciato una profonda serenità...
È stato un caso... Mi ha chiamato da uno scaffale della biblioteca! Ed è arrivato al momento giusto!
Ora non vedo l'ora di leggere "Perché io?".

Chiara
8 ottobre 2016


Appena finito di leggere dentro le scarpe....sono stata letteralmente rapita...in un mondo di affascinante suspance...
Lo specchio magico è come il mio magico cammino di Santiago fatto in agosto dell'anno scorso...
Che pian pianino...mi continua a mandare risposte..segnali...
La fine è l'inizio di quel viaggio che si chiama vita...
Grazia Bianca i tuoi libri mi arricchiscono...dentro di me si alimenta una strana senzazione che x ora non so descrivere...
❤Monica Cavara


Domenica 26 gennaio 2018 In volo Vietnam - Dubai - Milano

A Bianca

Una notte intera mi vegliasti al capezzale del mio letto,
in ospedale, in fin di vita!

"Dentro le scarpe" mi ha accompagnato in questo lungo viaggio dandomi emozioni immense. Più volte il mio viso si è asciugato dalle gocce delle mie lacrime.
Grazie Bianca di cuore!!
Hai scritto un capolavoro!
Bravissima, sensibile, elegante, interprete ogni momento con il cuore in mano!
Ti voglio bene
Con affetto

Mauro Turrina


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