LO STATO DI VUOTO NON è IL NULLA

Succede a tutti, prima o poi, di perdere un’amica e a volte non per via di un litigio o di un’incomprensione che calano grevi sulla relazione, ma per una scelta ineluttabile del destino.

Quando accade resta la bellezza del dono ricevuto e un’infinità di ricordi che mi rotolano addosso insieme a quella frase del fisico Tonelli che mi scrivesti:

“Lo stato di vuoto non è il nulla. Anzi può essere visto come un qualcosa che contiene già il tutto, un po’ come il silenzio non è, banalmente, assenza di suono, ma muto contenitore di tutti i suoni possibili, vibrazione di tutte le frequenze perfettamente accoppiate in opposizione di fase”.

Trovavi straordinaria l’espressione “muto contenitore di tutti i suoni possibili” e mi dicesti che il silenzio ci avrebbe fatto meno paura se fossimo state in grado di immaginarlo in questo modo. Avevi ragione. 

E poi c’è quella storia meravigliosa che mi raccontasti sull’amicizia di Damone e Finzia. Me lo ricordo quel giorno, era il 18 dicembre, mi dicesti che questo mito mi sarebbe piaciuto perché parlava di noi.

La leggenda racconta del tiranno di Siracusa, Dionisio, che condannò a morte il giovane filosofo Finzia, per averlo duramente contestato.

Finzia chiese come ultimo desiderio di poter andare a salutare i suoi familiari. Dionisio negò il consenso convinto fosse un pretesto per fuggire.

Damone si offrì allora come ostaggio da giustiziare qualora l’amico non fosse tornato.

Dionisio accettò e Finzia partì. Il tempo passò e sorse l’alba del giorno dell’esecuzione, senza che di Finzia ci fosse traccia alcuna.

Dionisio, deridendo Damone per aver riposto male la propria fiducia, fece preparare il patibolo, il boia salì e, all’improvviso, comparve Finzia che, scusandosi con Damone per il ritardo, spiegò le disavventure che avevano ostacolato il suo ritorno.

Profondamente colpito da quel gesto, Dionisio non solo graziò Finzia, ma chiese ai due di diventare loro amico.

L’amicizia! Un prezioso distillato che, quando sgorga, è più travolgente di ogni paura e differenza caratteriale o ideologica, perché non è connesso con la mente che giudica, ma con il cuore che non smette mai di battere rintocchi d’amore incondizionato. 

È per questo che quando lo “stato di vuoto” arriva, tu lo senti che quella mancanza "non è il nulla” ma presenza “che contiene già il tutto” e che mentre una lacrima inumidisce il pensiero di quel che non sarà più, il cuore esplode della consapevolezza che ovunque c’è bellezza, io ti vedrò. Nella fiamma di tre candele. Nelle fossette di un sorriso. 

Stanotte ti ho sognata: mi parlavi di una letizia e di un silenzio infinitamente espansi e, in quella gigantesca immensità, c’era solo una pacificante bellezza che aveva la radiosità del tuo volto, e che mi riportava alla frase di pochi giorni fa, quando mi dicesti di provare un grande distacco verso tutte le convenzioni, e un grande senso di pace verso il riposo eterno.

Buon Volo, Gaia, meraviglioso angelo dagli occhi azzurri! Siamo in tantissimi a ringraziare la vita per il dono dell’incontro con te e per il tuo averci chiesto di non piangere, ma di gioire.

Così sarà anche perché, ogni volta che il cielo avrà il colore del tuo sguardo, tu ritaglierai nuvole a forma di sorriso. Con fossette.

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#19marzo2022
#GiornaleDiBrescia


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