SAI CHE DOVRAI LASCIARE QUESTO MONDO

audio articolo qui

Succede un mattino alle 6. Ti svegli. Il momento è arrivato. Sai che dovrai lasciare questo mondo. Te l’hanno detto ieri. È ancora buio, fuori. La luce della luna riempie il cielo. Le nuvole cangianti si muovono in una danza lenta. 

La scienza ti ha spiegato molte cose sui movimenti della luna e sul suo influenzare la natura e la vita sulla Terra; ti sei riempito di conoscenza, sei riuscito a svicolare dentro e fuori dalle situazioni più varie, fino a ieri, fino alla pronuncia della sentenza.

Adesso non sai più che fartene della cultura come dei tuoi beni perché, in questo infinito smarrimento, ci sei solo tu, e il tuo vagare inebriato da una sensazione nuova: la Vita!

Per la prima volta la senti senza distrazioni mentali, la Vita, e guardi la luna come non l’avevi mai guardata: sembra il sole della notte e non un corpo celeste che brilla di luce riflessa. Sembra te quando non sai Chi sei.

Il cielo è nero, stamattina, ma il bagliore della luna è ovunque, sulle nuvole radiose e sul grande albero che protende il suo braccio ombroso per raggiungerti.

Se un satellite privo di luce propria è in grado di illuminare a giorno una notte di gennaio, cosa potranno mai le tenebre della paura su di te che sei una stella?

Osservi l’inverno. Ti rivela il significato del morire mostrandoti la natura, che non è morta. Quelli che tu chiami morti, infatti, sono più vivi di te. Avvicinati a un albero completamente spoglio e abbraccialo: ne percepirai la vitalità.

Se a scuola ti avessero chiesto di stare un’ora di notte a guardare il cielo, avresti captato frammenti d’immensità, troppo grandi per la tua mente, ma non per il tuo cuore. 

Respiri a fondo. Non a tutti è dato il privilegio di sapere che il conto alla rovescia per il grande lancio nella primavera della Vita è ufficialmente iniziato.

D’un tratto quelli che fino a ieri consideravi problemi, sono dettagli ininfluenti mentre prioritario, adesso, è acquisire la consapevolezza del tuo non essere un corpo opaco che brilla di luce riflessa, ma eterna sorgente di luce. Quando il sole tramonta non dici che è morto. Smettila di pensarlo di te! 

Non biasimare i tuoi professori per non averti insegnato che la morte segna il limite agli occhi dei vivi: “la conoscenza reale è conoscere l’estensione della propria ignoranza” (Confucio). Non portare rancore per nessuno, è un peso inutile e dannoso.

Deponi l’arma del giudizio e occupati del tuo Sè, quello che stanotte si è accorto della luce prima che del buio, quello che adesso ode il gallo che canta e la felicità degli uccellini; hai notato che cinguettano di primo mattino anche nei giorni di nebbia totale?

Sono le 7. La luna è oscurata dalle nuvole, il mondo è avvolto dal torpore cartavetrato del grigiore che tutto ricopre, il sole non c’è.

Oppure: la luna brilla ancora dietro i cumuli, il mondo è incartato dal fascinoso mantello di un’alba unica e il sole, la stella più vicina alla Terra, messa lì per parlarti ogni giorno di Te, non ha mai smesso di splendere persino in quel buio che chiamavi notte, ma che adesso senti essere eterno giorno. 

Il tuo cuore batte forte, stamattina, e ogni rintocco è un nuovo grazie. 

Batte ancora. Grazie.

 

#29gennaio2022
#GiornaleDiBrescia


LEGGI GLI ALTRI ARTICOLI